La rottamazione delle cartelle si potrà estendere anche alle multe e alle imposte locali nei Comuni che non hanno affidato la raccolta delle proprie entrate a Equitalia, ora agenzia delle Entrate riscossione. La platea dei Comuni interessati viaggia intorno ai 5mila, il 60% dei municipi italiani. I consigli comunali avranno 60 giorni di tempo per decidere se aderire o meno.
Queste sono le misure principali previste dalla Bozza del Decreto Crescita 2019.
Secondo le modifiche introdotte dall’art. 14-bis, testualmente:
Con riferimento alle entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, di cui al regio decreto 14 aprile 1910, 639, notificati, negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all’articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i medesimi enti territoriali possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti destinati a disciplinare le entrate stesse, l’esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate. [Relative a multe e tributi locali ndr].
Gli enti territoriali, entro trenta giorni, danno notizia dell’adozione dell’atto di cui al primo periodo mediante pubblicazione nel proprio sito internet istituzionale.
Inoltre, gli enti territoriali stabiliscono, con l’atto di cui al comma 1, anche:
A questo link il testo completo della bozza di Decreto.
[…] Decreto Crescita, in buona sostanza, prevede una nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme […]